La Battaglia di Tornavento
Questa battaglia s’inserisce
nel conflitto chiamato Guerra dei Trent’ Anni. Consolidata
la loro potenza agli inizi del XVII secolo, gli Asburgo
miravano ad unire i regni di Spagna ed Austria, annettendo parte dei territori
italiani. Le mire espansionistiche degli Asburgo,
trovano un ostacolo in Carlo Emmanuele I di Savoia il quale, sigla con la
Francia il trattato di Rivoli (1635), e aspira a conquistare la Lombardia. Di
fatto, fra le azioni belliche che ebbero per teatro la zona di Gallarate, la più rilevante è indubbiamente la Battaglia di
Tornavento, combattutasi il 22 giugno 1636.
Questa, in ordine di importanza,
è la seconda in tutto il Varesotto e in Francia viene
studiata in modo approfondito.
Sono state scritte moltissime pagine, tutte
interessantissime, su questa Battaglia. Per ragioni di spazio e per facilitare
la lettura, riporto qui di seguito, una cronologia dei fatti principali. A chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni, chiedo di
visitare la parte dei Links e di cliccare
sul sito dei Cavalieri del Fiume Azzurro.
Venerdì 13 giugno: le truppe franco-piemontesi
arrivano ad Oleggio. Al tramonto, il nobile Della
Croce è incaricato di distruggere il ponte di barche sul Ticino
ma, per compassione verso i novaresi, rinvia
l’operazione all’alba.
Sabato 14: i lonatesi ed i gallaratesi, male armati, cercano di impedire il passaggio
dei francesi ma, finite le munizioni, abbandonano il
campo.
Domenica 15: i francesi, impossessatisi del porto,
cercano di costruire un ponte di barche sul Ticino.
Lunedì 16: nel tardo pomeriggio, i francesi arrivano a
Lonate e saccheggiano la chiesa di S.Ambrogio.
Martedì 17: nella mattinata saccheggiano il monastero lonatese di S.Maria e i paesi di Ferno e S.Macario. Continueranno
anche il 18 ed il 19.
Venerdì 20: dopo aver distrutto il
ponte di barche, i francesi marciano verso Sesto.
Sabato 21: con l’avvicinarsi degli spagnoli, i
francesi indietreggiano e occupano Tornavento.
Domenica 22: dalle prime luci dell’alba fino alla notte seguente, fra i due schieramenti vi è un
combattimento continuo. Al termine della giornata, si contarono oltre 2000
morti e 1000 feriti nelle fila francesi e 800 morti e più di 500 feriti fra le
fila spagnole.
Come si può vedere dalle cifre,
l’esito della giornata fu disastroso per ambedue gli eserciti.
Ciononostante, ad ognuno dei due contendenti rimase la convinzione di aver
vinto. Come al solito i contendenti minimizzarono le
proprie perdite e gonfiarono di molto quelle dell’avversario. Sta di fatto che
a Tornavento non vi fu nessun vincitore: infatti, i
due eserciti si ritirarono stremati dall’estenuante battaglia, ma anche
devastati dalla malaria e dagli insetti richiamati dai cadaveri lasciati sul
campo.
La rievocazione
Da diversi anni, grazie all’opera dei Cavalieri del
Fiume Azzurro, l’ultima domenica del mese di Giugno viene
rievocata la battaglia di Tornavento. Decine e decine
di figuranti in abito storico sfilano per le vie del paese per giungere poi al
campo antistante la ex Dogana Austro-Ungarica (oggi
Centro Parco del Ticino) dove ridaranno vita alla Battaglia. E’ uno spettacolo suggestivo che vede una grande partecipazione da parte di
molte persone.